domenica 30 dicembre 2012

fine ingloriosa di un alcolista anonimo

Mi sono tolto da facebook ieri . Ho disdetto il canone ma la voglia di scrivere non mi è passata . Per fortuna esiste questo blog che a parte Furio non legge nessuno e quindi mi lascia una grande libertà di espressione . 


Tipo volevo raccontare di come sono ricaduto nel vizio dell'alcool dopo quattro anni di astinenza ( 365x4 quanto fa ? ) ; è stato alla festa di compleanno di Dinete che sarebbe mia moglie e siccome come coppia siamo piuttosto malmessi e non posso continuare a prendere pasticche per tenermi su di morale ho deciso quel dì  che bevendo sopra agli psicofarmaci avrei raggiunto quello stato di grazia quel nirvana che mi avrebbe permesso di non pensare più alle mie miserie o alla mia mancanza di una vita sociale e purtroppo anche al fatto che non scopo da mesi . E abito in Brasile mica in Islanda .




2 commenti:

  1. Preghiera per uno che si è perso, e dunque a dirla tutta, preghiera per me.

    Signore Buon Dio
    abbiate pazienza
    son di nuovo io.
    Dunque, qui le cose
    vanno bene,
    chi più chi meno,
    ci si arrangia,
    in pratica,
    si trova poi sempre il modo
    di cavarsela,
    voi mi capite,
    insomma, il problema non è questo.
    Il problema sarebbe un altro,
    se avete la pazienza di ascoltare
    di ascoltarmi
    di.
    Il problema è questa strada
    bella strada
    questa strada che corre
    e scorre
    e soccorre
    ma non corre diritta
    come potrebbe
    e nemmeno storta
    come saprebbe
    no.
    Curiosamente
    si disfa.
    Credetemi
    (per una volta credete voi a me)
    si disfa.
    Dovendo riassumere dovendo
    se ne va
    un pò di qua
    e un pò di là
    presa
    da improvvisa
    libertà.
    Chissà.
    .......
    Io credo
    sia stato,
    Signor Buon Dio
    sia stato
    io credo
    il mare.
    Il mare confonde le onde
    i pensieri
    i velieri
    la mente ti mente improvvisamente
    e le strade
    che c'erano ieri
    non sono più niente.
    Tanto che credo,
    io credo,
    che quella vostra trovata
    del diluvio universale
    sia stata
    in effetti
    una trovata geniale.
    Perchè
    a voler
    trovare
    un castigo
    mi chiedo
    se qualcosa di meglio
    si poteva inventare
    che lasciare un povero cristo
    da solo
    in mezzo a quel mare.
    Neanche una spiaggia.
    Niente.
    Uno scoglio.
    Un relitto derelitto.
    Neanche quello.
    Non un segno
    per capire
    da che parte
    andare
    per andarci a morire.
    Allora vedete,
    Signor Buon Dio,
    il mare
    è una specie
    di piccolo
    diluvio universale.
    Da camera.
    State lì,
    passeggiate
    guardate
    respirate
    conversate
    lo spiate,
    da riva, s'intende,
    e quello
    intanto
    vi prende
    i pensieri di pietra
    che erano
    strada
    certezza
    destino
    e
    in cambio
    regala
    veli
    che ti ondeggiano in testa
    come
    la danza
    di una donna
    che ti farà
    impazzire.
    Scusate la metafora.
    Ma non è facile spiegare
    com'è che non hai più risposte
    ......

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